Elezioni subito!
Sembra ormai chiaro, dopo il fallimento del “governo istituzionale” presieduto dal Presidente del Senato Marini, quale sarà il destino (declino?) di questa legislatura. Stasera sono stati convocati i presidenti di camera e senato e dovrebbero essere sciolte già stasera le due camere.
Cosa ci aspetta?
Prima di tutto dobbiamo tenerci pronti in Aprile (data prevista 13) per tornare ad utilizzare la matita indelebile su carta dal colore improponibile.
(Non avete capito? ma non siete mai andati a votare?)
Quando ero più piccolo ero molto felice ogni qual volta si “celebravano” le elezioni. “Che belli tutti quei simboli colorati”, ingenuamente pensavo.
Ora non più!
Ma il brutto non è solo per quella data. Il brutto è quello che sta per venire: la campagna elettorale. Già mi figuro le grida, le accuse, le cadute di stile (memorabile Prodi che dà dell’ubriaco a Berlusconi, noblesse oblige)…
Mi viene già il mal di testa.
Ma cerchiamo di analizzare quello che ci attende. Bene, se le promesse vengono mantenute ci dovrebbe essere la novità di del partito democratico che si presenta da solo all’elezioni, almeno questa è la promessa di Ualter (al secolo Walter Veltroni). Ma il sindaco di Veltrolandia in materia di promesse mantenute non è proprio un gigante, infatti rimbomba nelle orecchie la sua dichiarazione “dopo il secondo mandato da sindaco mi ritiro dalla politica” (forse intendeva dire comunale?).
Ma lasciamogli il beneficio del dubbio e speriamo che così sia. Se il PD si presentasse da solo all’elezioni ne gioverebbe tutta la politica italiana, poichè anche il centrodestra rinuncerebbe al carrozzone (pensionati, noeuro e altre amenità simili) di improbabili e improponibili partitini e il PD potrebbe fare finalmente quella politica di sinistra europea che tanto manca in Italia. Così finalmente la nostra sinistra potrà essere perlomeno presentabile facendo a meno della parte conservatrice e immobilista quello che viene definita “partito del no”, o chiamata erroneamente sinistra radicale dai mass media.
Nel malaugurato caso in cui Ualter non mantenga la promessa, avremo una riproposizione dei due schieramenti molto abbondanti, dove la non politica e le non decisioni continueranno a farla da padrone in Italia,chiunque vinca le elezioni.
Di sicuro prepariamoci i tappi per le orecchie, perchè in ogni caso assisteremo al solito concerto di urla.
Allora musica maestro!